ITTICOLTURAAnche il settore della piscicoltura ha problematiche per certi versi analoghe a quelle della depurazione ma, per altri versi, ancora più complesse perché i pesci nascono e crescono in appositi bacini ove si accumulano anche i residui di mangimi e le deiezioni ed in questi bacini permangono per tutta la loro vita. Oltre a ciò i bacini di piscicoltura sono notevolmente più ampi rispetto a quelli destinati alla depurazione dei mitili.
Per questi motivi il concetto del ricircolo dell'acqua, previa depurazione, ha incontrato in questo settore resistenze notevoli e la metodologia prevalente è ancora quella del ricambio d'acqua con i problemi già esposti. Solo in tempi recenti è stato possibile condurre sperimentazioni significative in questo settore e naturalmente il sistema adottato è quello della filtrazione combinata con l'ozono. I risultati sono stati sorprendenti perché non solo si è riusciti a ridurre enormemente il volume di acqua necessaria per tonnellata di pesce, ma si è anche riscontrato che i pesci allevati in acqua depurata assimilano il mangime molto meglio, per cui il rapporto di accrescimento di peso in funzione della quantità di mangime fornito è decisamente più favorevole, con l'evidente ritorno economico che ne consegue. Le esperienze pratiche hanno altresì dimostrato che la qualità del prodotto è significativamente superiore perché la carne è più soda e più saporita come quella dei pesci pescati in mare e, non da ultimo, non solo non vi sono state epidemie ma addirittura si è riusciti, con una metodologia particolare e senza utilizzo di medicinali, ad ottenere la guarigione di esemplari malati appositamente introdotti nel sistema a scopo di studio. Questa ricerca, effettuata su un impianto pilota già di dimensioni industriali, ha portato alla realizzazione di progetti concreti con l'utilizzo di questo sistema di depurazione dell'acqua. |